La cellulite
La panniculopatia edematofibrosclerotica (PEFS), comunemente nota come cellulite, non è solo uno dei più diffusi e disturbanti inestetismi della popolazione femminile, ma anche un processo degenerativo a carico del pannicolo adiposo sottocutaneo.
Si manifesta dopo la pubertà quasi esclusivamente nel sesso femminile e la sua presenza nel maschio o in ragazze prepuberi è in genere associata a disfunzioni ormonali.
Le sedi maggiormente colpite sono le cosce, i fianchi e i glutei ma può presentarsi anche in regione addominale o, molto raramente, al seno.
QUALI SONO LE CAUSE?
Le cause della PEFS sono molteplici ed i precisi meccanismi che sottendono alla formazione ed al mantenimento della panniculopatia non sono ancora noti interamente, ogni modo viene riconosciuuto che l'elemento patogeno fondamentale è una disfunzione della microcircolazione sottocutanea.
Sono ben noti diversi fattori predisponenti e/o aggravanti:
- Il sesso femminile è il primo fattore di rischio: la donna, sotto l'azione degli estrogeni, tende ad accumuli adiposi localizzati in sedi specifiche, dove si viene a formare ben presto una situazione di stasi circolatoria.
- La predisposizione familiare per disturbi della circolazione (insufficienza venosa o linfatica), si correla ad un maggior rischio di cellulite.
- La razza bianca è maggiormante a rischio.
- La gravidanza è un periodo della vita in cui la PEFS tende a evolvere; ciò in risposta all'incremento estrogenico e per il peggioramento della funzionalità circolatoria.
- Un regime alimentare scorretto, eccessivamente ricco in grassi saturi e povero di frutta e verdura, induce un incremento dei radicali liberi peggiorando il danno cellulare e il processo infiammatorio presente nella panniculopatia. Inoltre l'obesità o il sovrappeso che ne conseguono costituiscono ulteriori elementi sfavorevoli.
- L'assunzione di estro-progestinici per lunghi periodi (pillola anticoncezionale) può accelerare l'evoluzione della PEFS.
- Una postura scorretta, in particolare trascorrere molte ore in posizione seduta, influiscono molto negativamente sulla circolazione venosa e linfatica nelle sedi interessate dalla PEFS peggiorandone inevitabilmente l'evoluzione.
- Il fumo di sigaretta è noto per l'impatto negativo sul microcircolo per l'azione vasocostrittrice e per l'incremento di radicali liberi circolanti. Di conseguenza rappresenta un fattore aggravente per la cellulite.
- Lo stress e l'ansia sono riconosciuti fattori aggravanti.
EVOLUZIONE DELLA CELLULITE
La cellulite viene classificata in 4 stadi di gravità:
- Edematosa: l'insufficienza diel microcircolo nel tessuto adiposo inizia a provocare la fuoriuscita di liquidi dai vasi (edema). Questa prima fase si manifesta con perdita di elasticità e tensione della cute, spesso non viene riconosciuta ad occhio nudo.
- Fibrosa: le cellule adipose sono avvolte da sottili tralci di fibre collafene, questi iniziano a proliferare ed ingrossarsi (fibrosi), di conseguenza il microcircolo viene ulteriormente "strozzato" e gli scambi metabolici ridotti. Clinicamente in questa fase la cute è pallida, fredda, pastosa alla palpazione, può diminuire la sensibilità. Inizia a comparire la pelle a "buccia d'arancia".
- Fibrosclerotica: i tralci fibrosi sono ulteriormente ispessiti e aumentati di numero, creando dei feri e propri micronoduli (gruppi di cellule adipose incapsulati in un involucro di connettivo), gli scambi metabolici cellulari sono ulteriormente compromessi, inizia a manifestarsi
sclerosi del derma soprastante. L'aspetto a buccia d'arancia in questo stadio è evidente, la palpazione provoca dolore.
- Sclerotica: I micronoduli sono a loro volta raggruppati in macronoduli circondati da capsule fibrose ancora più grandi, la cute ha il tipico aspetto "a materasso", è evideente la sclerosi dermica e di norma sono presenti teleangectasie numerose, la cute è fredda, anche pressione modesta provoca dolore e la pressione lascia una concavità per diversi secondi. Il 4° stadio è considerato irreversibile.
COME SI CURA LA CELLULITE?
Da quanto detto sino ad ora appare evidente che in primo luogo la cellulite dev'essere prevenuta, se non nell'insorgenza, quantomeno nell'evoluzione verso forme più gravi. Uno stile di vida che includa una dieta equilibrata, l'astinenza dal fumo di sigaretta e attività fisica regolare sono senza dubbio un ottimo condizioni ottimali per ridurre il rischio di evoluzione sfavorevole della PEFS (oltre che per vivere a lungo e bene in generale!).
I trattamenti più propriamente medico estetici includono interventi principalmente mirati alla riduzione della componente adiposa (intradermoterapia con Aminofillina o L-Carnitina, carbossiterapia, radiofrequenza, intralipoterapia, cavitazione ultrasonica), e trattamenti indirizzati al microcircolo (intradermoterapia con mesoglicano, carbossiterapia, pressoterapia, pratiche massofisioterapiche, flebotonici per via orale).
QUALI RISULTATI POSSO ASPETTARMI?
A prescindere dal trattamento specifico di regola il risultato sarà tanto migliore quanto più precocemente verrà affrontato il problema. Ogni stadio successivo della PEFS è più difficile da recuperare fino a quadri considerati irreversibili. La cellulite è un disturbo cronico, pertanto nessun singolo trattamento o ciclo di trattamenti potrà garantire da solo un risultato soddisfacente e duraturo se non si imposta nel contempo un certo stile di vita. Comunque, se non si arriva a casi estremi, si può affermare tranquillamente che la medicina estetica è oggi in grado di migliorare in maniera molto significativa questa patologia e quindi, per molte persone, la qualità della vita.